domenica 24 luglio 2011

Il loft che ha ispirato quello di Ghost

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Come dice il titolo ho trovato che il loft di Manhattan della scultrice Michele Oka Doner ha ispirato agli autori del film Ghost – Fantasma l’idea di far andare ad abitare Molly e Sam in una copia esatta del suo appartamento. all’inizio ha spiegato l’artista volevano girare il film direttamente in quello originale ,ma essendo la casa e lo studio della donna non era possibile occuparlo perché cosi facendo avrebbero invaso la sua privacy. Dunque la donna ha concesso loro di studiare attentamente le piantine della casa e di riprodurne uno identico. Questo open space è sempre stato il punto di partenza della mia passione per l’architettura e da li ho imparato ad amare questo tipo di casa. Anche il loft della protagonista di Flash dance non era male in quanto a fonte di ispirazione, ma credo ,di impronta forse troppo industriale con addirittura una saracinesca enorme al posto della porta! Tempo fa avevo visto, riguardo al primo dei due, un intervista alla padrona di casa su Loftmania di Leonardo il canale Sky in cui spiegava nei minimi dettagli il piacere di creare da sola in pratica ogni pezzo di arredamento che si vede nella casa come il tavolo di legno rotondo o la panca circolare che usa come vetrina dei suoi pezzi.

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Mi pare di ricordare che il fabbricato era un ex tessitoria è per questo motivo che ci sono delle vetrate cosi alte: per sfruttare al massimo la luce del giorno per lavorare e risparmiare energia. Infatti questo fattore e la pittura bianca intensa rendono questo salone immenso e luminosissimo. Un particolare risalto voglio darlo all’enorme libreria al piano di sopra perche oltre a essere maestosa di suo è esattamente quello di cui io avrei bisogno.

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Ecco altre stupende foto dal quale si capisce meglio come è strutturata. In partica vi si accede tramite una balaustra illuminata con dei faretti (immaginate l’effetto notturno…) Salendo delle scale entriamo nella vera e propria biblioteca personale di quest’artista, è facile capire che l’altezza delle pareti attrezzate non è illusoria guardando la colonna che è l’unico arredamento che Michele,la padrona di casa, si è voluta concedere.

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Particolare è il salone – studio della Donner . L’intero posto è una mostra dei suoi capolavori…

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Certo nulla a che vedere con il suo caotico studio in casa ! XD

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Un altro particolare interessante che fa di questo posto un vero museo di arte moderna sono i termosifoni originali che abbracciano letteralmente le colonne in modo che , spiega l’artista, si è risparmiato lo spazio e lasciato al luogo il suo sapore originale con queste stupende colonne corinzie che toccano ogni punto strategico della casa e la rendono ,persino da spoglia , bellissima.

 

 

 

 

 

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La prossima volta se ci riesco faccio un articolo su quello di FlashDance <3

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